Nordic Running Italy: NORDIC RUNNING: Come migliorare la tecnica di CORSA correndo coi bastoni

giovedì 16 novembre 2017

NORDIC RUNNING: Come migliorare la tecnica di CORSA correndo coi bastoni

Buongiorno cari amici e amiche sportivi! :D

Nell'articolo di oggi approfondiremo il discorso della trasferibilità allenante, ovvero il modo in cui due o più sport combinati tra loro possano interscambiarsi benefici con una certa percentuale di reciprocità; nello nostro caso specifico, andiamo a vedere come sia soprattutto il Nordic Running ad apportare enormi benefici alla Corsa che non viceversa.

Innanzitutto cosa si nota osservando l'85% dei runners amatoriali in azione? In primis un assetto posturale scorretto, poi poca cura del tono muscolare generale, appoggio di tallone e rullata (overstriding), testa bassa o oscillante, gomiti troppo in fuori e via dicendo. In definitiva si è sempre pensato che la corsa fosse uno tra gli sport più economici in circolazione, in quanto, di fatto, l'unica spesa essenziale e dall'importanza più o meno rilevante a data dalle scarpe da running. Un'attività fisica in cui basta infilarsi un bel paio di A2 o A3 "nuove di pacca" e buttarsi subito in strada, senza particolare cura di una tecnica di base.. ma la realtà è ben diversa e gli alti livelli di logorazione fisica provocati dalla corsa (vedasi infortuni) ne sono la prova lampante...


ENTRA IL NORDIC RUNNING 


In rapporto alla Corsa, il Nordic Running può essere considerato alla stregua di un "apparecchio per i denti" a livello di lavoro funzionale, e per quale ragione? Il NR rappresenta l'altra faccia della medaglia del Running e si prende cura di tutti quegli aspetti troppo spesso trascurati nella Corsa, ovvero:

- Allineamento posturale: testa, spalle, anche, ginocchia e caviglie sono "collegati" da una linea immaginaria atta ad estendere la colonna vertebrale. Da fermi in questa posizione, piedi paralleli, bisogna essere in grado, portando in basso lo sguardo, di vedersi i lacci delle scarpe; se questo non avviene, l'allineamento non è corretto ed è necessario spingere indietro i glutei. Una volta trovato il giusto assetto, si "cade in avanti" partendo dalle caviglie, sguardo avanti di qualche metro.

- Braccia in linea: il fatto di doversi spingere in avanti, oltre che con le gambe, anche con le braccia (quadrupedia), "forza" gli arti superiori a rimanere sempre sul corretto binario e molto rilassati, in un moto di oscillazione avanti-indietro perpetuo, anche e soprattutto nelle fasi di maggior fatica fisica. Nel running, invece, si vedono atleti fare qualsiasi cosa con le braccia, soprattutto nei momenti in cui la stanchezza si fa più sentire: allargare i gomiti oscillando le braccia dentro-fuori con conseguente incrocio della linea centrale del corpo è la lacuna tecnica più evidente dopo l'overstriding e il Nordic Running ve la sistema per bene.

- Appoggio dei piedi:  e qui si tocca il "tasto dolente" del running; ultimamente si sta disquisendo moltissimo sul tema del "Natural Running" e "Barefoot Running", cioè di come si trasformi immediatamente la meccanica di corsa di un atleta se fatto correre scalzo o comunque con scarpe minimaliste; quello che salta istantaneamente all'occhio è un appoggio quasi totalmente di avampiede, o comunque con parte mediana del piede e sempre sotto la linea delle anche (centro di massa corporea); inoltre, gli atleti dimostrano di mantenere un'inclinazione del corpo costantemente in avanti. Questo è il modo naturale di correre; appoggiare di tallone, quindi, non è corretto e a piedi nudi vi frantumereste i talloni (non provateci! XD). Nonostante ciò, la maggior parte dei runners armati di A1-2-3, continua ad appoggiare di tallone rovinandosi piedi, ginocchia, schiene e compagnia bella.
Anche in questo caso, il Nordic Running viene in vostro soccorso, sia che dobbiate recuperare da un infortunio o che vogliate migliorare, appunto, i vostri appoggi. La tecnica richiede che lavoriate bene in spinta coi bastoni e questo vi costringe a mantenere il peso del corpo costantemente in avanti; ciò permette ai piedi di appoggiare sempre con metà pianta e di staccare velocemente. Col Nordic Running avrete inoltre il beneficio supplementare di spostare più di metà del sovraccarico dagli arti inferiori a quelli superiori; così facendo piedi, ginocchia, anche e schiena vi ringrazieranno infinitamente per il sollievo che date loro :D

- Ottimizzazione del tempo a disposizione: La Corsa, di per sè, non è un allenamento completo e, se calibrata male, nel lungo periodo può davvero arrivare a mangiare molta massa muscolare: questo lo si osserva chiaramente in diversi maratoneti, soprattutto donne. Sembrano "macrocefale", con un corpo davvero assottigliato e hanno ben poco dello sportivo. Questo è un risultato che un atleta deve scongiurare, anche nell'ambito dell'endurance. Non curare la tonificazione muscolare con l'idea di appesantirsi è un pensiero del tutto sbagliato, focalizzarsi invece sulla costruzione di un tono muscolare funzionale è una strategia che ancora recentemente s'è rivelata vincente. Anche qui, il Nordic Running viene in vostro soccorso, in quanto non solo è un lavoro di potenziamento funzionale sia alla Corsa che allo Sci Nordico, ma è anche un perfetto Endurance Total Body Workout e per esperienza di pratica personale, posso dire che coinvolge il 95% della muscolatura corporea in una singola seduta di allenamento. A mio avviso, lo sviluppo muscolare che ne scaturisce risulta più armonico sia di quello di uno sciatore di fondo che di un canottiere, tipiche tipologie di atleti tonici ma muscolati il giusto, e comunque dotati di "endurance infinita".
Parlando di ottimizzazione del tempo, il Nordic Running è molto impegnativo e permette di raggiungere pressapoco gli stessi risultati che nella corsa si otterrebbero col doppio del tempo e del chilometraggio (se fatto bene e a parità di intensità raggiunte).. ma non è per tutti, sia in termini di abilità tecnica che di intensità. Io comunque sono a disposizione per ogni curiosità a riguardo ;) 

In conclusione, la Corsa coi Bastoni prende molto in prestito dallo Sci di fondo in tecnica Classica (NORDIC) andando a colmare molte lacune e aspetti tecnici solitamente trascurati nella Corsa (RUNNING). Quando arriviamo al punto di padroneggiare un movimento sciolto, rilassato e fluido di spalle e una potente spinta di braccia abbinati ad un corretto allineamento posturale e ad un giro di gambe "rotondo", possiamo dire di stare praticando il Nordic Running!

E per ora è davvero tutto. Se l'articolo vi è piaciuto condividetelo e passate a trovarmi anche su MY OWN WORKOUT!

Ciao! ;)







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